mercoledì 16 giugno 2010

Vademecum del Perfetto Navigante tamatiano consigliato da Renato Fucini o (Neri Tanfucio)

Con tutti i venti
il navigare è sempre da imprudenti.


Vento a ponente: chi salpa dalla riva se ne pente.


Il buon nocchier, con lo scirocco fresco,
pensa ai suoi cari e si trattiene al desco.

Quando soffia il maestrale stare in porto non è male.


Nubi a levante:
catene, ancore e boe son cose sante.


Se la brezza è di Nord-Este sfuggi il mar come la peste.


Vento alla terra: chi sta in porto mai non erra.


Il buon nocchier, quand' ode il mar che rugge
monta in un treno e, senza indugio, fugge.


Se t'imbarchi col grecale: pesci cani e funerale.


Pecorelle a mezzogiorno: partirai senza ritorno.


Se t'imbarchi col garbino è tremendo il tuo destino.


Il buon nocchiero, anche se il tempo è bello,
non si fidi e s'agguanti al gavitello.


Il buon marino, quando il tempo è brutto,
piuttosto che salpar risica tutto.

Vento fresco di Provenza: navigar non è prudenza.


Guarda il mare e, s'è maretta, resta in terra con gran fretta.


Aria rossa la mattina: non salpar, torna in cantina.


Aria rossa sul tramonto: navigar non mette conto.


Messi a scelta l'acqua e il vino, scansa l'acqua il buon marino.


Quando è pronto il tuo veliero: non salpar, muta pensiero.


Bonaccia, la mattina, alla riviera: la partenza rimandala a stasera.


Bonaccia, sulla sera, alla marina:
non t'imbarcare, aspetta a domattina.


Il buon nocchiero, anche coi venti aprichi,
pensa alla pancia e se la serba ai fichi.


Né di Venere né di Marte
non s'imbarca né si parte.

Se a libeccio gira il vento: fuggi il mare con spavento.

L'esperienza ce la dà per certa: uomo in battello sepoltura aperta.

Quando il sole è solicello non montare sul battello.


Non gettare in mar la lancia se nel cuore hai la tua pancia.


Se a ponente vedi un lampo: è naufragio senza scampo.


Pecorelle all'orizzonte: vai sul molo e ...dietro fronte!


Se vuoi esser buon nocchiere: volgi al mar sempre il sedere.

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