giovedì 21 giugno 2012

YACHTING MEMORIES

Yachting Memories 2009



Anche quest'anno, come evento già consolidato, "Lo Yachting Memories" avrà luogo nelle acque ioniche ragruppando i vari circoli velici e sezioni della Lega Navale nella Sicilia orientale. La lega Navale sezione di Riposto per la prima volta ospita con grande generosità l'evento che per tanti anni si è svolto nella sezione di Siracusa, città che ha dato i natali allo stesso. Concepito dalla mente di Andrea Centaro e aiutato dai suoi diversi collaboratori  cosi racconta e descrive." Yachting Memories nasce nel 2005 dall'esigenza di velisti di socializzare attorno ad un punto fermo: stare in barca per il puro piacere di assaporare quanto c'è di più semplice e primitivo nel navigare con delle vecchie barche che hanno tanto da raccontare. Si è creata spontaneamente la "Flottiglia dei Classici" che ogni anno si è data  appuntamento nelle acque prevalentemente di Siracusa ma non solo, infatti Marzamemi ed Augusta nelle passate edizioni e quest'anno Riposto vedranno riunirsi dai porti siciliani un foltito numero di yachts a vela che devono essere progettati rigorosamente entro il 1975. Grande risalto viene dato alla capacità di restauro nel rispetto dell'originalità, alla cultura del design dell'epoca ed alla prodezza dei naviganti nello spingersi verso lidi lontani. Al piacere di bere un bicchiere di vino in pozzetto si aggiunge quello sincero di regatare in due giornate nel rispetto dei principi della buona marineria. "
Dopo di ciò non mi resta che auspicare a tutti un felice raduno, ad armatori ed equipaggi mentre le date come tutti sanno sono il 30/06 e 01/07.
Per chi non è mai stato a questo raduno e mi rivolgo ai nuovi "Tamatini", sappiate che è qualcosa di romantico, stare con la propria "vecchia signora"in bella mostra, ormeggiati fra le tante altre compagne, fiere di non nascondere l'età.

Grazie Andrea e un grazie ai lettori per l'attenzione concessami.

SCHOONER. 

1^ edizione Yachting Memories lega navale Siracusa
Una bella signora

Una delle tante premiazioni

Luoghi meravigliosi dove si è navigato e regatato in flottiglia. 



martedì 19 giugno 2012

BENVENUTO SOLSTIZIO D'ESTATE.



Un evento poco o direi quasi mai festeggiato da parte nostra e cioè dal Tamata e seguaci :(Tamatino e Tamatiano) . Queste due nuove parole ricavate attraverso uno studio etimologico e storico-antropologico, sono largamente usate dallo scrivente nei suoi post.
Il "Tamatino" è una new entry che prende il posto dell'Aspirante Tamatiano, termine conformista che s'addice poco col nostro diversamente spirito velico. Dopo questa parentesi sull'etimo, promuovo a tutti i soci, l'invito ricevuto giorni addietro dall'amico Vincenzo Tarantino che così diceva: " Mi dispiace per Gianluigi per non aver potuto essere oggi al porto, spero che sia filato liscio ugualmente;
volevo invece raccogliere vs. adesioni ed anche quelle degli amici del  Tamata, per una uscita al tramonto giovedì 21 giugno
per il solstizio d'estate.
Attendo proposte e adesioni.
BUON VENTO A TUTTI
WINCH"

Pertanto vesto i panni del promulgatore ufficiale del circolo Tamata  riguardo alla proposta su citata dall'amico leghista. Chi per la prima volta andrà per mar di sera, potrà dirigere la prua nel buio seguendo la trota Albanese.


Siciliano Schooner.



lunedì 4 giugno 2012


STUDI APPROFONDITI DI ANTROPOLOGIA CULTURALE  MARINARA NEI SOGGETTI TAMATIANI.


Premessa: dicesi soggetti Tamatiani, tutte le persone fisiche associate al circolo velico TAMATA e armatori della propria imbarcazione esclusivamente a vela. Per  l’esattezza  vi è una sottospecie secondaria  numerosa che possiede le stesse caratteristiche ma ancora vergine in quanto non graduata  denominata con l’aggettivo anteposto di “Aspirante”.
Cenni storici: l’età primordiale dei primi Tamatiani e del loro Ammiraglio, risale al lontanissimo 1995 già in epoca berlusconiana. Fu proprio in quel periodo che l’ideatore(padre biologico) di tale comunità velica, scelse fra la fuga su di un catamarano in ferro verso i tropici o la sua creazione. Fu attratto dalla seconda scelta per reazione alla nefasta situazione del paese, caduto (secondo lui) in un profondo baratro socio-culturale. 
In un primo momento, gratificato dalla nascita della neocomunità velica catanese si illuse di formare l’umano vicino di barca, coinquilini di molo, nell’intento di trasmettere una sana condivisione dei  principi solidali che caratterizzano la gente di mare .
L’Ammiraglio Tamatiano nel corso degli anni tenne diversi corsi per naviganti velisti e fece quel che poteva, trascurando il lato tecnico-pratico prediligendo il lato umano-conviviale non competitivo.
Egli stesso lesinava ai seguaci  escursioni in acque extraterritoriali, impartiva lezioni comportamentali  moderate, atte a far crescere la sicurezza in mare, le basi cognitive senza strafare, ammonendo chi  emulando figure straniere  imprudenti , si esaltavano dimostrando un cattivo esempio ai soci velisti. 
Tutto sommato e con gran fatica venne forgiato dall’illustre Comandante negli anni  successivi  la figura del Tamatiano, persona affabile, allegra, disponibile, distratta per le date , gli orari di partenza e i waypoint, con un  forte digital divide che penalizza l’informazione nell’associazione.  
Inoltre il Tamatiano nonostante l’ardua attività partecipativa riesce allo stesso tempo a stare alla larga da tutto ciò che è (secondo l’esimio capitano della banda) intrinseco alla associazione stessa. Le problematiche esistenziali  della su detta, la rotta futura, le finalità della stessa, il problema anagrafico in mancanza di giovani , il riciclo delle  risorse umane, tutte questioni che non possono essere teorizzate o discusse nell’ambito del venerdì delle ceneri , per giunta tra le 19 e le 20 col rischio di autodistruggersi l’appetito per la cena.  
In buona sostanza possiamo definire “Tamatiano”non solo l’appartenenza all’associazione stessa ma nel suo neologismo, l’identificazione di un marinaio-armatore di barca a vela che nel contesto del circolo abbia raggiunto per gradi tale qualifica. Si aggiudica il grado di tamatiano a chi non da solo abbia raggiunto la mitica meta di  brucoli ormeggiando al fianco di un’altra imbarcazione per almeno una notte nel canale .
Dopo aver superato c.S croce il Tamatiano non da solo che dirige e ormeggia (banchina) a SIRACUSA , aggiunge una “A”, mentre chi (non da solo)supera murro di porco e staziona nel golfo di noto(Marzamemi) aggiunge una seconda A. 
Per chi supera il terzo capo cioè c passero, entrando poi a porto palo e ormeggiando al fianco o di poppa a una imbarcazione , si aggiudica la terza “A”.
In aggiunta ai vari gradi del Tamatiano la “B” sta ad indicare che egli ha fatto uso della propria ancora per trascorrere la notte in baia mentre il segno + sta ad indicare la conduzione del natante in solitario. Dunque ricapitolando un grado di Tamatiano così composto: (Tamatiano  B, A) significa che il socio graduato è stato a brucoli non da solo, ha dato fondo proseguendo l’indomani per siracusa e pernottando alla banchina .
Scrivo un altro esempio:  Tamatiano B+ ,A,AA,AAAB…..oppure  Tamatiano  ,A,AA,AAAB      continuando
Tamatiano  B+, AB+,AA+, AAAB+
Il primo caso per intenderci: tamatiano che è stato a brucoli, la”B” sta per aver pernottato all’ancora e il + sta per solitario. POI è stato non da solo a siracusa in banchina,dopo è andato a Marzamemi non da solo e in banchina, infine è stato a portopalo (non da solo) pernottando all’ancora. 
Secondo caso: è stato a brucoli non da solo,ha dormito senza utilizzare l’ancora, è stato a siracusa non da solo dormendo alla banchina, poi marzamemi non da solo pernottando alla banchina e ancora portopalo non da solo pernottando all’ancora.
Terzo caso: è stato a brucoli in solitario all’ancora, a siracusa all’ancora in solitario, a marzamemi in banchina in solitario, a portopalo in solo all’ancora.
Per i casi oltre il tamatiano verrà graduato volta x volta anche perché la maggioranza rientra nel range su espresso.
Un esempio banale: Tamatiano a Malta non da solo alla banchina=  Tamatiano, AB,AA,AAA,O*
*O  sta per orecchino del capo horn e contemporaneamente per  “OLTRE”. I TRE CAPI FAMOSI DEI TAMATIANI SONO:  SANTA CROCE=BUONA SPERANZA, MURRO DI PORCO=CAPO LEEUWIN, C.PASSERO=CAPOHORN.
Dopo questi reating confusionari che per molti sembrerebbero dei codici da Vinci o addirittura per restare ai temi di cronaca attuale, a delle pagelle finanziarie di “Standars & Poor’s , il lettore ha difficoltà comprensive. La colpa è sicuramente dello scrivente alle prime armi con la scrittura  ma chi conosce bene le sue creature e cioè il “Supremo”,  fabbricatore di uomini del mare, ai quali egli stesso impartì la pratica marina che porta a tali risultati ,egli non può esimersi  da colpe di talune inadempienze pratiche riscontrate nei suoi adepti da parte di osservatori esteri  e esterofili  cioè me compreso. Detto ciò devo elogiare l’uomo che vive dentro la figura del Capo che per quanto d’animo duro,caratterialmente spigoloso e saccente possa apparire, invece egli ha dato ed ha fatto sognare molti, creando una realtà quasi unica nell’ambito dell’associazionismo velico, destabilizzando i luoghi comuni e l’etichetta snob del pensiero “solo per pochi”-






Una dura battaglia nel corso degli anni per ottenere quello che oggi in molti hanno senza sapere. Lui dedicandosi alla collettività sacrificava molto del suo tempo, meritandosi  l’appellativo di “Apocalisse morbida di un iconoclasta coerente”.


Molo di levante 01/06/12                                                                      RICERCATORE
                                                                                                                     SCHOONER