lunedì 28 dicembre 2009

DOMENICA 27 DICEMBRE 2009 ULTIMA MANIFESTAZIONE VELICA DELL'ANNO VALIDA PER LA CLASSIFICA DEL CAMPIONATO A PUNTI INDETTO DAL SOCIO FRANCO DEBASTIANI

MENOMALE CHE L'INNIETTORE NON VA'.








CRONOSTORIA DELLA MANIFESTAZIONE VELICA TAMATIANA (catania-trezza-catania).

1°classificato: "fortuna"

Com'era prevedibile quando il vento soffia per davvero, e non lascia tregua alle signorine, la barca di schooner col suo equipaggio non fa prigionieri. Netta è stata la vittoria di "fortuna" arrivata prima al porto lasciando tutta la flottiglia tamatiana in poppa con un largo margine di tempo. A nulla sono valsi gli sforzi del team "lumar"con l'equipaggio "S.S."(saretto, salvo) che vedevano nel tempo riaffiorare i fantasmi della sconfitta Siracusana, abbattutasi recentemente come un ciclone sul "Nicholson 33". Però bisogna menzionare (per rispetto gerarchico) l'assenza di "Dafne" di nunzio Platania rimasta al pontile per problemi al motore. Egli imprecando contro i suoi inniettori asseriva che se ci fosse stato lui la vittoria di "fortuna" non sarebbe avvenuta così facilmente; com'è modesto sua santità ha,ha,ha.

2°classificato: "Lumar"

Cosa dire del deluso socio Gravagno? Al momento il suo humor non è dei migliori, il viso cupo di domenica e il suo nervosismo lascivano trapelare una vistosa insoddisfazione sulle ultime sue prestazioni non tanto per la barca ma è sull'equipaggio che bisogna lavorare. Questa mia analisi non è stata confermata dal su detto in quanto colpevolizzava l'asparito invasore della carena di "Lumar".

3°classificato: "Port cross"



Complimenti ai Gentilini (armatore e skipper) del "dufour 2800" che sono riusciti a salire sul podio con una caparbietà disarmante, hanno fatto un ritorno bolinando come dei forsennati, riuscendo a rimanere distaccati anche dalle barche più veloci.
Sono veramente felice per il risultato ottenuto da questi marinai in famiglia (gent & son).
Per il resto della classifica posso darvi dei dati provvisori perchè sono ancora oggetto di controllo da parte del comitato organizzativo nella persona del socio franco Debastiani.
4°MIMMO CAROTA SU "ARONA" 5° MARIO FINOCCHIARO SU "SOLITAIR" 6° ROCCO SU "OTIUM" 7° VITO MESSINA SU "SYLVIA" 8° ANGELO FANGANO SU "APPENDAUN"

domenica 20 dicembre 2009

NATALEAVELA 2009

TELEKABUL FA UNA VIDEO INTERVISTA ALL'EQUIPAGGIO DI "FORTUNA". CONFESSIONI IN DIRETTA DOPO IL 2° POSTO DI SCHOONER ALLA REGATA "NATALEAVELA" SIRACUSA 2009.
BELLISSIMA MANIFESTAZIONE IN CONDIZIONI METEO ECCELLENTI.

mercoledì 9 dicembre 2009

GRANDI AUGURI DI BUON VENTO NATALIZIO.






Cari amatissimi soci, come d'abitudine ogni fine anno prima delle festività natalizie ci riuniamo per scambiare gli auguri di buone feste con l'auspicio di un felice anno nuovo. Di seguito vi ricorderò alcune date di importanti appuntamenti. In ordine cronologico il primo appuntamento è il venerdì 18 dicembre ore 20,00 circa per la classica serata sociale nella sede del circolo. La formula aggregativa è la stessa di sempre "ognuno porti qualcosa da mettere sotto i denti" e "no wine no party", speriamo per i golosi come mè ci sia anche un'angolo per i dolci. Il secondo appuntamento è la Domenica 20 dicembre "regata natalizia alla lega navale di Siracusa" la partenza da Catania in ultima data disponibile è il sabato 19 ma se esiste una possibilità di ormeggio preventivo per chi lo richiede si può partire anche la Domenica 13 dicembre. Chi volesse richiedere informazioni più dettagliate, telefoni ad Andrea Centaro 3406284820. L'ultimo appuntamento dell'anno è per il 27 Dicembre quando si svolgerà (tempo permettendo) l'evento velico Catania - trezza con partenza scaglionata dal pontile organizzata dal socio Franco DeB. Vi ricordo di conservare questa e-mail o di leggere il blog di schooner al link messo in evidenza, a questo punto immaginando di esser stato esaustivo non mi rimane altro che salutarvi e augurarvi un sincero buon vento.









SICILIANO SCHOONER

venerdì 4 dicembre 2009

Lettera aperta dall’unico socio redattore improvvisato,umile cronista sportivo ed ex animatore di eventi velici del circolo TAMATA

Con la presente informo i soci Tamatiani che è finita la pausa estiva, prima tanto attesa e poi noiosa rilevatrice dei nostri limiti, specchio infranto dei nostri sogni e chiacchiericci invernali al caldo di un quadrato o in sede al circolo con un bicchier di vino e un sigaro in mano ma anche la pipa che non è per tutti. In buona sostanza inizia il corso delle nostre attività, per esempio IL TROFEO DONINI, il campionato e tutto il resto che il direttore sportivo BARBA' vorrà gentilmente concederci. Cari soci, inoltre, in questa missiva vorrei parlare di attualità, della serie…………….
“le dieci domande al Presidente” che al mio avviso dovrebbero essere rivolte a tutti i Presidenti, dunque non voglio esimermi dal farle al nostro, Il quale, sono certo che non lesinerà sulla qualità e la quantità di parole e non solo contenute nelle attese risposte. Ah dimenticavo.”che il buon Nettuno mi aiuti”.
1)Caro Presidente lei saprà delle mie profonde contraddizioni esistenziali, dei miei laici pensieri ma su certi epiteti evangelici sono inamovibile pertanto inizio dall’ultima.
La sua amica che l’ho accompagna dice che non sta bene, che ha la pressione altissima e che andrebbe aiutato. Quali sono le sue condizioni di salute?

2)Signor Presidente, come e quando ha conosciuto i soci fondatori dell’associazione a cui lei fa capo denominata ingiustamente per taluni TAMATA?

3)Come descriverebbe quel rapporto iniziale con i suoi soci? Ad oggi farebbe le stesse scelte?
Non ha mai nascosto che l’associazione Tamata è una sua creatura, quando l’ha fatta pensava a sé stesso o a che altro?

4)Lei nel circolo si occupa anche di cultura Marinara, pensa di non essersi mai contraddetto fra quello che predica e quello che in realtà fa?

5)Nella moltitudine di pensieri della collettività del circolo le risulta che il suo è categoricamente quello giusto e se non altrimenti perché?

6)E’ contento di quello che ha fatto con e per il circolo sino ad oggi?Com’è il suo rapporto col direttivo e con l’opposizione se pur velata?

7)Riguardo le attività da lei descritte pericolose per la nostra vita e salute esempio: il navigare solitari, di notte , lunghe rotte lontano dalla costa o quanto altro della serie “ma se o non si sa mai”
Si sentirebbe veramente responsabile se accadesse qualunque cosa?

8)Come si spiega una totale assenza di opposizione a questo suo mandato per certi versi “Bulgaro”?
Per quanti anni ancora vorrà governarci e quanti ne restano ancora di vita per questo circolo?

9)Ha mai preso bustarelle per concedere ai soci posti barca?Sa di qualche suo collaboratore che l’abbia fatto a sua insaputa?

10) Infine mi dica signor Presidente, quanto c’è di vero sull’eventuale vendita da parte sua del pontile dopo l’espulsione di tutti i soci con conseguente dislocazione ti tutti i monolocali vista mare da noi acquistati?

Dovere di cronaca di un pontile poco democratico.
SCHOONER SICILIANO




Risposta


Esimio unico redattore improvvisato umile cronista sportivo socioanimatore.ecc. Dall'abbondanza dei suoi attributi devo arguire che, dal tempo della nostra fortuita conoscenza, di carriera ne ha già fatta tanta e quindi la scalata alla qualifica di redattore-detective al soldo della verità giustizialista,che Lei ha avviato con questa lettera aperta, non mi sorprende più di tanto. Quello che mi sorprende invece è l'astuta tecnica che Lei ha adottato di far credere che l'intento primario che vuole perseguire è quello di dare una rispolveratina alle radici storiche del nostro passato al fine di profetizzare qualcosina sul nostro futuro, mescolando però tale nobile scopo con l'altro, meno nobile, che mira ad indagare su presunti illeciti amministrativi su cui sarei presuntivamente persona informata dei fatti. Come dire : l'arte dello "specchietto per le allodole" può degnamente essere aggiunta ai suoi molteplici talenti. Non per nulla dico "astuta" perché dietro la copertura dei nobili intenti Storiografici, moventi di ben più infima fattura si celano già dietro la sua prima domanda, nella quale dietro l'apparente onere istituzionale che compete ai vice-presidenti di tenere sotto controllo la salute dei presidenti, sembra trapelare ben altro. Leggendola infatti nasce il legittimo sospetto che il doveroso riguardo verso la mia salute sia piuttosto suggerito dal velato desiderio che, nel malaugurato caso che essa evolvesse in tempi brevi verso il luttuoso evento della mia dipartita, ciò sarebbe per Lei l'occasione per una repentina ascesa di carriera, considerando il vuoto dirigenziale che verrebbe a crearsi, con il conseguente doveroso obbligo di riempirlo da parte Sua ereditandone il titolo.Tuttavia, considerando la cristallinità del suo agire fino ad oggi non La faccio capace di simili oscuri intrighi (se non nel modo dell'atto mancato di sottile fattura psicoanalitica) quindi cogliendo soltanto il lato affettuoso della vexata quaestio voglio tranquillizzarLa caro Esimio,che in fatto di "astuzia" ho ancora qualche carta da giocare nel prossimo tempo, e, nel frattempo- anticipando una risposta alla Sua ottava domanda- medito segretamente oscuri propositi e mantengo ben salda la barra del timone,divertendomi pazzamente all'idea di essere immortale. Veniamo allo scenario di ricostruzione pseudo-storico. Alla sua prima domanda rispondo che non conoscevo una buona parte dei soci che mi hanno accompagnato dal notaio il giorno che abbiamo dato l'infausto nome alla creatura. Che se li avessi veramente conosciuti, come avenne successivamente, quel giorno me ne sarei andato piuttosto al cinema a vedere le comiche, invece di assupparmi la commedia all'italiana, come invece è accaduto. Questo significa che mi sono pentito di quello che ne è nato? Affatto!!!Diciamo piuttosto che, se avessi meglio conosciuto quel gruppo iniziale di soci, semmai mi sarei risparmiato gli effetti di quel tardivo rigurgito di giovanile baldanza adolescenziale che allora animò la mia fede nel considerare chi va per mare a vela fatalmente dotato di ampi orizzonti mentali, in grado di accogliere generose prospettazioni extra individualiste. Da allora di tempo ne è passato tanto: una buona parte dedicato a raddrizzare tale idealistica veduta, acconciandola alle varie circostanze che richiedevano di volta in volta una focalizzazione più accurata circa degli intenti, biecamente più gretti, che animano certi frequentatori di orizzonti marini. Ma, da qualche tempo,non più al fine di migliorare la loro vista, ma più semplicemente di toglierli dalla mia vista. Mi chiede in proposito com'è la mia odierna vista sul panorama che ci circonda. Orbene le rispondo così: semmai si possa parlare di una opposizione che Lei definisce velata, ( direi piuttosto orbata) oserei dubitare che sia molto in vista:generata da sviste,ha finito coll'essere malvista, vista l'aria che tira vistosamente orientata a eliminare dalla vista chi svista per diletto. In quanto agli strabici di natura ho da un pezzo rinunziato all'idea che possano rettamente vedere e quindi considero le loro visioni innocui erroridi parallasse,compatibili in una visione "bulgara" di lunga durata di questa nostra collettività. Veniamo alla sua settima questione quella della responsabilità derivante da certi sconsiderati comportamenti di qualche socio spaccone: i miei inviti a una maggior cautela e prudenza non nascono soltanto dal timore di conseguenze legali che ne deriverebbero al circolo, quanto piuttosto da una mia personale insofferenza verso quelle forme di ostentazione e di intemperanza che, a mio parere, nulla hanno a che vedere con la cultura marinara. Mi pone pure una domandina sulla priorità che solgo attribuire alla mie opinioni considerandole più giuste delle opinioni altrui. La democrazia, mio Caro, non consiste nel miscelare in un contenitore tutte le voci babeliche che vengono espresse ,per poi farne una insalata mista che accontenta tutti. Non ritengo di sbagliarmi adottando prevalentemente il detto ".se fù un errore, che sia almeno soltanto il tuo, visto che al menù si può dare la propria preferenza, ma dopo il conto finale non si fa alla romana." Nell'affrontare le Sue due ultime domande, mi è giocoforza anticiparLe un repentino passaggio dal tono leggero di cui sopra ad uno forzatamente più serio, ciò si rende necessario in virtù della delicatezza delle questioni postami. La trasparenza con la quale si è pubblicamente proceduto nell'avviare quella redditizia attività cui Lei fa cenno, abbinata all'ovvio dovere di compartecipazione di tutti i soci ai benefici derivanti dalla gestione dei dividenti, ha generato nel tempo tale afflusso di capitali da richiedere urgentemente un allargamento della base spartizionale del capitale illegalmente acquisito, anche perché tali entrate, come è notorio a tutti, sono il frutto di affrettate quanto arbitrarie collocazioni di nuove barche sul pontile, per non parlare della somma ragguardevole che è stata già anticipata come caparra dalla "Directivity & amp; Co" per subentrare tra breve nella proprietà esclusiva del pontile. Quindi nel risponderle affermativamente alle sue luminose nonchè illuminanti due ultime interrogazione fattami, mi pregio di pregarLa di comunicare l'avvenuta l'estensione a tutti i soci di tali indecorosi proventi, attraverso l'informazione seguente.Le entrate ,imbustate o meno, frutto di illecite attività amministrative passate, presenti e soprattutto future, diversamente da come si è proceduto fino ad oggi, verranno dorenavanti spartite a chiunque ne faccia regolare richiesta. Previa domandina in carta semplice da presentare al Contabile che dovrà contenere i seguenti dati personali, resi insensibili per decreto presidenziale: 1) anzianità di iscrizione al Circolo, da cui ricavare il coefficiente spartizionale individuale2. miglia marine percorse nell'anno in corso, ricavabili per sottrazione dai chili di asparito che abbelliscono la propria barca 3. quantità di maldicenze prodotte mediamente in un anno (possono essere accreditate anche quelle "per sentito dire" da persone avvezze a discernere l'apparenza dalle verità)4. autocertificazione attestante il totale disinteresse alle attività dell'Associazione ( evincibile dai tabulati registrati dalla macchina timbra cartellino installata all'ingresso dell'opificio) 5. certificazione, a firma del presidente, nella quale si evince il totale disprezzo per le sue idee, nonché per ogni risultato nato da esse e conseguito negli ultimi quindici anni.( già disponibile in formato standard) La commissione presieduta dal Capobanda ( e te pareva!!!) dopo aver visionata la corretta documentazione, creerà una lista di soci (secondo un coefficiente individuale ricavato dai demeriti espressi in detta documentazione) ,i quali potranno annualmente attingere ad una Linea Contabile Parallela a quella farsesca in atto sino a ieri, visionabile da ogni avente diritto al fine di controllare, su semplice richiesta degli interessati, la corretta spartizione di tali illeciti, ma adesso democratici, arricchimenti. Certo di farle cosa sgradita (data la inevitabile perdita di pecunia per Lei derivante da tale spartizione, adesso non più nascostamente oligarchica, ma cristallinamente democratica), La prego di dare il massimo risalto a questo glorioso momento della Nostra virtuosa Associazione, mediante pubblica affissione.
The President.









Foto resa vietata in Italia dal Garante dell’Autorithy in quanto diffamatoria è viola l’immagine del Presidente, ma ripresa da “EL PAIS” in prima pagina con ampi commenti. “ Vienen desde dentro de su propia coalición, los ataques contra el presidente Tamatianos.”

A difesa dei soci del circolo velico "TAMATA"

Ill.mo,insigne Presidente del circolo velico Tamata o semplicemente Nunzio, nome conosciutissimo che lo contraddistingue fra tutti i diportisti a vela di tutti i porti della costa Ionica compresi gli angiporti. Con la presente le faccio notare alcune inettitudini sull'analisi comportamentale dei soci da lei indicati nel suo primo commento con generosa ironia miei "assistiti". Non voglio immaginare nessuna dietrologia col termine "assistiti" bensì un semplice storcimento professionale dovuto al suo lavoro. La figura del legale difensore dei nostri soci non mi si addice, anzi suppongo che essi non ne debbano aver bisogno, inoltre le consiglio di non confondere un'esigua quantità di tempo a loro disposizione con una striminzita vocazione aggregativa. Inoltre bisogna aggiungere (purtroppo) che per molti esiste una (se pur minima) difficoltà di interagire sul web con i mezzi multimediali oggi a disposizione. Continuando, caro Presidente le dico di non constatare lungo il pontile soci afflitti, desiderosi (come lei afferma) di "melotoglietedidavanti" bensì osservo serpeggiare una irrefrenabile voglia partecipativa alle discussioni "on line" sul circolo, magari contrastata da una certa timidezza verso i suoi spocchiosi commenti e boriose risposte. Si dice che il tempo è galantuomo, ed io posso aspettare che qualche socio un giorno prenda il largo da solo con immenso piacere e lei osservando dall'alto con un binocolo legga sulla fiancata della barca: wwwilmolodilevante-schooner.blogspot.com. E ben venga l'emergente che lei indica come mio concorrente mentre invece è un socio affabile e aggregabile.........incommensurabili saluti .

Schooner.

giovedì 3 dicembre 2009

Chi si volge al passato non merita un futuro ma la storia ci insegna e identifica, non dimentichiamo.







"Al buon intenditore poche parole".....oggi pubblico commenti e risposte passate.











Luogo del delitto: Acitrezza 18 gennaio 2009.


Lettera aperta circa il dissenso sul senso.


Mio amabile schooner siciliano,
se tu fossi sensato (prospettiva alquanto lontana,stando alle tue abbondanti farneticazioni di questi ultimi tempi),ti saresti accorto di quanto irriverenti e malaccorte siano diventate i tuoi insistenti proclami al grido di “navigare necesse est”.
Ma adesso che hai anche nobilitato tale imperativo categorico con una presunta rivelazione filosofica, democraticamente aperta al dibattito circa il significato recondito del tuo agire, non posso più esimermi dal compito istituzionale di “castigamatti” per il quale mi riconosco adeguate competenze.
Il dissenso sul senso deriva dall’eccesso dell’opposto.
Mi spiego e ti spiego: L’opposto del sensato è insensato, quindi fare una cosa decidendo- già prima di farla - di non darle un senso, equivale a partorire una cosa priva di senso, acciocchè ne deriva che il suo senso è che è deve restare insensata,.
Quindi non avrebbe senso tentare di snaturarla andando in giro a mendicare affinchè le venga dato un senso postumo.
La cosa è invero sospetta, perché suggerisce che un senso invece ce l’ha!
Infatti la sola cosa che ha senso è la tua lacrimevole e pervicace volontà a coprire il senso nascosto del tuo aver partorito una cosa insensata.
Cioè, se c’è un senso nella tua domanda, è quello di nascondere miserevolmente quello nascosto nelle pieghe del tuo malaffare.
Hai capito bene: malaffare, bel camuffato di nobili intenti, che gli danno un senso insensato per confondere ancora di più gli animi ingenui dei tuoi seguaci euforizzati dalle tue allettanti astuzie.
Fai ancora finta di non capire?
Allora lo spiego io alle tue povere vittime dove sta l’inganno.
In primis, il rubare il mestiere altrui è un reato passibile di condanna morale non fosse per il fatto che il derubato è –poverino- incatenato al suo “altro” lavoro che consiste nel fare nuove le alucce di angioletti appesi ai soffitti di una casa patrizia e quindi non può disporre del suo tempo e difendere adeguatamente la sua postazione di legittimo procacciatore di cose sensate(magari manchevoli di certi dettagli, ma umanamente aperte a una decifrazione collettiva al fine di un eventuale biasimo)
Se poi il furto viene commesso,contrabbandandolo per atto nobile, coprendone il senso con un
bombardamento assordante di manifesti declamatori sull’eroismo redazionale del ladro, allora
l’inganno è perfetto.
Ma non è finito qui il reato : anzi al primo furto hai tosto aggiunto un secondo: lo slogan !!!.
“Navigare necesse est” : non è forse di un altro legittimo proprietario tale imperativo categorico,a cui l’hai sottratto con abili circonvenzioni adulatrici, facendogli balenare fantastici onori da “primadonna” ?
Non solo! Hai anche derivato dalla sua personale filosofia anche l’attributo “insensato” infatti il secondo derubato è solito, lui, andarsene in giro con la barca a navigare in modo privo di senso, cioè di adeguata ragione per andare con chiara “rotta”, cioè direzione verso cui andare o , appunto, “senso”.Infatti il tale è solito navigare in modo insensato. E tu gli hai rubato l’attributo di rotta
facendolo passare per una tua manchevole cognizione circa l’andare collettivo.
A proposito poi della nazionalità che accomuna i due derubati, il fatto che si tratti di dei soli extra-comunitari ospiti nella nostra comunità, aggiunge un altro atto di infamia nei confronti di tali infelici soggetti. il cui destino ha loro concesso di approdare sulle sponde dei nostri lidi ospitali.
E tu , infangando tale nobile tradizione, li hai derubati dei loro miserevoli panni!!!
Vergognati Schooner, e ometti dorennavanti il “siciliano”!!!
Un’ultima cosa: Ti risulta forse che la Sensini (collaudata veleggiatrice) abbia mai chiesto ad alcuno di spiegarle il senso del suo veleggiare? No,evidentemente il senso la Sensini se lo trova direttamente ben decifrato nel suo stesso nome.
E allora mio caro Sapuppello,
non per fare il Saputello
ma sta nel tuo nome di Vitello
sotto spoglie di finto agnello
la tua indole di monello
E se in tale indovinello
Ti diletta anche il duello
Lascia stare il poverello
Che patisce col pennello
Or ti giova un bell’ombrello
Che con lesto manganello
Sulle corna del torello
Ti calo il colpo e ti sbrindello






DIRITTO DI REPLICA.

Caro Presidente.
È scontato ch’io non possa mai accettare codeste insinuazioni, indignitose trame di malaffare di cui mi accusi. Di cosa mi ritieni colpevole? Forse dovevo rimanere in silenzio? Non far volar via i cormorani come dice il vecchio transalpino di cui non ne faccio segreto essere mio maestro. Ch’io sia monello lo ammetto, ma ladro mai. È sacro il pluralismo delle idee negli umani ma quello che la tua misiva dice,al mio umile parere,non è la verità. Non m’intendo di filosofia, ne cerco consensi ma faccio o cerco di fare quello che a me piace ed è questo che più conta nella mia vita. Se poi cerco di portare al mio ovile delle pecore smarrite,abbandonate che male c’è? Questo a me piace e lo faccio, non li obbligo di certo. Forse mi sbaglierò ma piace illudermi come il padre fa col figlio dove immagina la sua continuazione pensando al lontano futuro che non raggiungerà mai, alle cose che potevano essere e non sono state. Anche io non voglio essere quello che non sono, in buona sostanza con la domanda riguardo al senso, nella mia precedente missiva elargita gratuitamente come di solito uso fare da qualche tempo a tutti i soci Tamatiani, voleva significare quanto segue. Cari soci, abbiamo noi tutti o quasi delle imbarcazioni con un pò di tela su dei pali quasi in verticale no!!! , e tutti sappiamo che quando soffia un po’ di vento queste barche si muovono nell’acqua senza far rumore regalando belle sensazioni. Sappiamo anche che la natura non è sempre gradita, avvolte ci costringe a soffrire ma noi l’affrontiamo con una paura dignitosa. Infatti continuiamo ad andare per mare in compagnia o da soli, io preferisco la prima soluzione anche se la seconda mi affascina pure e il senso di questo nostro fare a mio avviso non ha una paternità. Ognuno fa quello che più gli garba, nel rispetto delle regole appartenenti al gruppo che lo ospita e ne fa parte, accettando a priori lo scopo e le finalità concordate dai padri costituenti. Ovviamente rispettando le minoranze che magari pensano a comportamenti differenti ma che non sono costretti a conformarsi col gruppo e dunque possono anche con tutto il rispetto emigrare. In buona sostanza il senso,il non senso e il dissenso al senso sono tutte minghiate. Era un modo per sentire quello che pensavate e quello che pensa il Presidente adesso lo so ma una domanda sorge spontanea: se il Presidente navigasse a vela come scrive o se affrontasse il vento come muove la sua penna con abile maestria ...chissà che circolo saremmo stati …….forse un grande circolo di velisti. Adesso non voglio erigermi a giudice, non ne ho facoltà ma dico e scrivo avvolte solo quello che vedo, forse sono strabico o miope ma non vedo la relazione tra noi e le gesta dei racconti di marinai da noi letti con morbosa ammirazione. L’umiltà non deve essere confusa con la rassegnazione, bisogna sempre tentare, piano piano, uno scalino per volta, senza ideologie di arrivismo estreme , siate calmanti di voi stessi senza strafare ma sempre con l’intento di migliorare. Certo che un po’ d’audacia è necessaria ed è triste soffocarla, bisogna lasciarla uscire avvolte anche sbagliando, e poi chi è che sa di quello che non fa?

REPLICA AL RITORNELLO.
TITOLO: sulla falsa riga della Primadonna

Caro Presidente non son bravo col ritornello,
ma riesco a fare anche quello,
Ci hai azzeccato che son monello,
ma te lo giuro non è un tranello,
Nei confronti di quello col pennello,
Anzi per me ti dico che è molto bello
E poi gli guardo tutti i giorni l’alberello
Del suo poker abbandonato come un orfanello
ma se ti dico anche quello
Tu mi rispondi con un flagello
Perché non sai quello
Che c’è nel mio cervello
Parlo del poverello
Che non sa del nostro duello
Con la barba ha in testa sempre il cappello
Lui che è libero come un uccello
Fragile come un ramoscello
Lui si che naviga come un vascello.

n.b. ogni riferimento e fatti accaduti a persone non è puramente casuale.







martedì 1 dicembre 2009

Momenti di fermenti velici domenicali.

Ormai l'appuntamento domenicale è una consuetudine. Come dimostra la foto, la domenica sul pontile pullulano un numero cospicuo di soci velisti, intenti ad armare le proprie imbarcazioni rigorosa mente a vela naturalmente. Un momento magico di rilassata spensieratezza, gioviale fanciulezza che nonostante l'età dei soggetti in causa tarda a svanire. Sintomo accusatorio di mancata crescita?
Per taluni/e è
sicuramente così ma noi imperterriti, incuranti continuiamo ad affaticarci meravigliosamente attorno i nostri alberi zigzagando intorno al sartiame. Non so voi ma comunque la pensiate non lesinate le risposte al post...che tanto a posto non mi sembra ma che posto ugualmente con tanti saluti.


SCHOONER.