martedì 18 maggio 2010

DEMODISCRASIE

In una Domenica pomeridiana, in un'aia polverosa spazzata da un virile “ponente” ma riscaldata da un generoso sole primaverile, una gracile vecchietta osservai. Trafficava con le mani e sul mezzo tra il grembo e le ginocchia una gallina pronta per la cucina spennacchiava. Mi avvicinai e le volsi un saluto continuando a parlare senza che ella mi rispondesse, quando un grillo sulle stoppie si posò e parlando mi disse: “è sorda poverina non ti può sentire” e continuando......devi sapere che.......
una volta le nonne facevano il brodo di gallina. Ci volevano un paio d’ore,tanta pazienza a spennare il pennuto, le erbette raccolte nell’orto di casa,fuoco a legna, muscaloro a far da rubinetto alla fiamma.
Poi vennero le bustine Knorr,i 4 salti in padella, e i polli Arena, e il brodo si fece con Liebig.
A ciò ribadì: non c’è più il brodo di una volta!! Si disse il grillo ma il palato ha adattato i sensori alle esigenze della cultura premasticata, la cottura s’è resa veloce per risparmiare i neuroni affaticati dalle tossine del
Pret-a-porter e così, morta la dinastia dei masticatori, è nata la nuova repubblica dei ruminanti.
Doppio stomaco : l’uno atrofizzato per l’erba cipollina, l’altro dilatato per ingordigia serpentina.
Res-extensa : democraticamente spalmata su tutti gli strati sociali, come candida Philadelfia light, su Pane del Mulino che più bianco non si può..
Il grillo chiacchierone continuava: masticar m’è dolce il peluzzo biondo dell’operaia polacca cuffietta igienico rassicurante fornita dalla cassa integrazione rassicurata, di passaggio , ma non di assaggio, che mi rivolta lo stomaco ancora vilipeso dalla pennetta della gallina che la nonna sbadata lasciò galleggiante sul brodo primordiale.
In compenso, nell’infausto caso di attacco di acidosi, il confetto Falqui, può esibire le sue virtù anti siccità anche nei deserti dove l’acqua è sprofondata nelle voragini del consenso plebiscitario,.
la sete non è più un problema da quando, le fauci rese secche da estenuanti campagne nelle campagne inaridite dal tempo che non cambia,non ci sono più le stagioni di una volta, in attesa di pioggia vivificatrice, che adesso non piove, governo ladro , da quando, si diceva, possono attingere al pozzo dell’acquasantiera sorgente di miracoli, ibrido di miraggio e dileggio, al limite foraggio
industriale preconfezionato,che nel bacio Perugina è già scritta la dottrina,ma anche industrioso che nel caso sfortunato di persistente disidratazione, è anche organizzato per spettacolo di danza della pioggia. Signor grillo non capisco ma la seguo. Bene dicevo: “biglietti omaggio anche per extracomunitari, purché referenziati”.
Che il puzzo dell’olio fritto offendesse le narici del popolo mediterraneo fù questione controversa a lungo dibattuta nell’olezzo della generale abbondanza .Fù quindi cosa giusta il proclama dell’olio-archia esterofila che al grido “friggete con margarina e poi confrontate i culi” , rivelò all’attonito pubblico i miracoli del dimagrimento assicurato, forse anoressico alla prima occhiata, ma certamente non efebico giacché le membra rivelavano,viste al traverso gloriosi e venerandi glutei di lipidiche forme già pasciute. Allora dunque signor grillo: dunque meno commensali ai tavoli e meglio possiamo controllare reciprocamente i vantaggi di dieta controllata, autorizzata, con o senza skipper, modello pianificato dagli uomini della provvidenza. Pertanto cosa consiglia il grillo?
Regola primaria: masticare piano per non fare rumore che offende magistrati e tutori dell’ordine.
E poi se si mangia in meno ci guadagna la salute della tasca .già precedentemente afflitta da eccessi di bilancio alimentare.
E il brodo della nonna?
Tardigrado irriverente, come osi profanare il rapido inceder di nuovi orizzonti.
Non più offuscati da dissapori magrebini, da olezzi disfunzionali e maleodoranti, che ieri bloccavano fisiologici processi digestivi e rendevano dolorose le necessarie funzioni escretive a tutto danno di culi stanchi delle floride rotondità a cui si erano vilmente sottomessi., quasi fossero il frutto di operose risultanze di oneste divagazioni in pubbliche assemblee in cui all’ordine del giorno mancava sempre la voce “ chi pulisce le latrine?”
Ti ricordo, iniquo nostalgico di passati sapori, che al “niente brodo” corrisponde matematicamente il luminoso progresso del “niente latrine” quindi angeliche zaffate dell’inconsistenza aleggeranno
soavi lungo il prosperoso cammino che ci attende.,finalmente sgombro da fastidiosi quanto
inopportuni portatori di spazzoloni che liberavano una volta dai cessi intasati gli stronzi che nonostante gli sciacquoni istituzionali si intestardivano a rimanere a galla. Aimè! Caro Schooner
non più di brodo è fatta la sostanza del sostentamento, che il pericoloso liquido si prestava troppo ad essere diluito all’infinito con l’ignobile acqua a tutto conforto evangelico degli assetati, nel futuro radioso che ci attende soltanto di cibi liofilizzati a suon di inni demoscrasici ci pascerem… e che l’ordinata ordalia ci faccia d’oggi in poi da compassato companatico.

Grillo parlante vs Schooner.

4 commenti:

  1. caro grillo parlante
    Sei oltre il companatico sei arrivato alla frutta!
    E tutto sto brodo di cui parli feti di regime e di colonnelli in pensione

    U stummu

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  2. Credo proprio che alla fine di tutto questo percorso comunque vada a finire, caro grillo parlante ti toglieranno dalla favola di PINOCCHIO,a proposito di PINOCCHIO:perche'continui a fare il paraculo al Presidente? Ma in fondo, chi cristianu si!
    Dici di non dire le bugie,ma la barca 30000,00 sui siti, venderla vuoi con il posto barca, eh, paraculo! Accordo firmato the PRESIDENT.ciao

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  3. U STUMMU RISPUNNI.
    Ma vuautri tutti, nu sapiuru ca comu u chiamati tutti stu signuri presidenti ha campatu supra i vostri spaddi, ma unni sa vistu mai ca a casa du circulu é a casa du presidenti, ca luci, u telefunu, l'acqua e macari a fimmina.
    Ho me paisi si rici: u presidenti e megghiu du futtiri.
    un saluto du stummu

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  4. Caro ex socio non hai bisogno di una replica ti qualifichi da solo e dato che non voglio finire in acqua in mezzo ai tuoi parenti preferisco ignorarti.

    schooner.

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